CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
da Il Lametino 04 dicembre 2022
"Promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, a partire dalla scuola. È questo l’obiettivo dell’IC Manzoni-Augruso, diretto dalla preside Antonella Mongiardo, che ha aderito alla campagna di informazione e sensibilizzazione del Ministero dell’Istruzione intitolata “Mi stai a cuore”, sull’uso del Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE) e sulle misure di primo soccorso, realizzata con il supporto del Ministero della Salute e dell’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro).
La campagna nasce nell’ambito dell’attuazione della legge 116 del 2021, approvata dal Parlamento per favorire la progressiva diffusione dei DAE, a partire dalla loro installazione nei luoghi pubblici, e la conoscenza delle manovre di primo soccorso, comprese quelle di disostruzione.
Già prima dell’approvazione della legge, il Ministero dell’Istruzione si era mosso stanziando oltre 8 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di DAE nelle scuole o per l’attivazione di corsi di primo soccorso. Un budget di circa mille euro a istituto, che ha rappresentato un finanziamento straordinario rispetto alla dotazione ordinaria, erogato con l’obiettivo di garantire l’efficacia del servizio scolastico e contribuire anche all’avvio di questo importante percorso di responsabilizzazione e formazione.
“Il nome della campagna – spiega la dirigente scolastica Antonella Mongiardo- rimanda, appunto, all’importanza di prendere a cuore la vita degli altri, intervenendo in caso di pericolo, magari dopo dei corsi di preparazione, come quelli che molte scuole stanno promuovendo”.
Anche l’IC Manzoni-Augruso ha organizzato un incontro di formazione sull’uso del defibrillatore, che si terrà il 12 dicembre nell’Aula Magna della sede centrale. Il momento formativo, finalizzato a fornire ai lavoratori istruzioni pratiche sull’uso del defibrillatore, è stato pianificato dal Collegio dei Docenti nell’ambito del Piano di formazione 2022/23 e sarà tenuto dalla dottoressa Marilisa Levato, cardiologa dell’Asp di Catanzaro, la quale ha messo a disposizione dell’IC Manzoni-Augruso le sue competenze e la propria disponibilità a titolo volontario e gratuito.
L’istituto comprensivo di via Ferlaino è in prima linea nella campagna di sensibilizzazione e informazione sul fronte della salute e della sicurezza. L’IC Manzoni-Augruso ha già realizzato con le classi dei corsi sulla conoscenza della rianimazione cardio-polmonare, considerando che la prima causa di morte è proprio arresto cardiaco. La dirigente scolastica Mongiardo si è avvalsa di un docente della scuola, il professore Aldo Mercuri laureato in scienze motorie e fisioterapista, abilitato al trattamento blsd- e polsd adulto e Pediatrico. Tutti gli studenti della secondaria scuola secondaria di primo grado si sono, così, cimentati nelle manovre del massaggio cardiaco (compressioni toraciche) e ventilazione respirazione artificiale con pallone ambu, servendosi di manichini acquistati appositamente per le esercitazioni.
Nei mesi scorsi, la Dirigente scolastica ha promosso degli incontri formativi sulla somministrazione di farmaci da parte di personale scolastico, con la collaborazione volontaria del dott. Scordovillo, medico competente della scuola.
Dal mese di gennaio, prenderà il via all’IC Manzoni-Augruso lo screening sulla colonna vertebrale, che verrà effettuato gratuitamente da un’equipe specializzata composta da un medico, un infermiere e un fisioterapista. Curerà il progetto un docente dell’IC Manzoni-Augruso, Aldo Mercuri, laureato in scienze motorie e fisioterapista. “La scoliosi- spiega il professore Mercuri- è una patologia infida poiché durante l’età evolutiva non dà alcun tipo di sintomo, così da rendere difficile individuare chi sta sviluppando delle deformità vertebrali. Identificare i soggetti con scoliosi in una fase troppo avanzata- afferma- quando la maturità ossea si è già completata, significa limitare notevolmente la possibilità di correggere la curva con le relative conseguenze”.
Come spiegano gli esperti, l’80% delle scoliosi viene diagnosticato durante l’adolescenza, un periodo critico perché di solito questa patologia ha proprio la sua maggiore evoluzione a inizio pubertà, con un peggioramento progressivo fino alla maturazione ossea. E’ dunque, in questo lasso di tempo che bisogna fare ancora più attenzione per evitare che progredisca al punto da causare in età adulta una caduta in avanti e lateralmente del tronco, con comparsa di dolore, deformità progressiva e talvolta problemi cardio-respiratori che influenzano negativamente la qualità della vita
“E’ fondamentale perciò- prosegue Mercuri- individuare precocemente eventuali problemi alla colonna vertebrale neo giovani in un periodo di alto rischio per lo sviluppo, la diagnosi precoce permette di avere cure adeguate con migliori risultati e minore invasività”.