da Il Lametino, 6 gennaio 2023
Il nuovo anno si apre all’insegna dell’innovazione per l’Istituto comprensivo Manzoni-Augruso di Lamezia Terme, che ai nuovi alunni iscritti donerà il libro digitale prodotto dal Laboratorio Didattico della Scuola per raccontare la matematica in modo semplice e coinvolgente.
L’IC Manzoni-Augruso si prepara ad affrontare una grande sfida, la rivoluzione didattica auspicata dal ministero dell’Istruzione, che ha messo a disposizione delle scuole di tutta Italia consistenti risorse destinate ad innovare gli ambienti di apprendimento.
Come hanno scritto diversi quotidiani nazionali, l’IC Manzoni- Augruso ha incluso nel cambiamento metodologico anche una tematica molto sentita da studenti e genitori: la gestione dei compiti per casa.
“L’obiettivo- dice la preside Antonella Mongiardo- non è soltanto dosare il lavoro domestico durante le vacanze e nei fine settimana per tutelare il diritto al riposo dei bambini e degli adolescenti, ma, soprattutto, quello di potenziare la funzionalità didattica di questa pratica. Per essere davvero efficace, il momento di “ripensamento individuale” degli alunni deve avere dei feedback costanti, al fine di poter realmente incidere sul miglioramento del metodo di studio e potenziare quella che è competenza regina: imparare ad imparare”.
Sicurezza, creatività e personalizzazione sono le parole chiave dell’offerta formativa della Manzoni-Augruso, che dopo le riuscite iniziative natalizie si prepara, ora, ad innovare gli ambienti di apprendimento, in tutti gli ordini, a partire dalla scuola dell’infanzia.
Grazie ai fondi FESR e PNRR Scuola 4.0, la scuola avrà l’opportunità di ripensare la didattica in chiave moderna, sino a diventare una innovativa comunità di pratica, cuore pulsante e punto di riferimento per l’intera città.
Al centro del cambiamento, lo studente e le sue esigenze di apprendimento, su cui la scuola è chiamata ad adottare adeguate misure di didattica individualizzata e personalizzata, per realizzare un processo inclusione che punti allo sviluppo delle potenzialità di ogni allievo.
Il piano di formazione, deliberato nel PTOF 2022/23 pone l’accento, oltre che sulla cultura della sicurezza, anche sugli ambienti di apprendimento e sulle nuove metodologie didattiche, sulla scia delle proposte innovative formulate dal Movimento “Avanguardie Educative” di Indire.
“L’ambiente di apprendimento – dice la preside Antonella Mongiardo- è la nuova frontiera della didattica. Del resto, i “nativi digitali” vivono immersi in una realtà pluridimensionale e plurisensoriale in cui vi è poco interesse per un apprendimento “vecchio stampo”. Pertanto, nella scuola di oggi, il tradizionale setting, con i banchi allineati e il docente che spiega e assegna i compiti per casa, dovrebbe essere riconfigurato. E la rivoluzione in atto nel mondo della scuola ci chiede di preparare adeguatamente la comunità scolastica al cambiamento”.
L’ambiente di apprendimento non è solo uno spazio fisico arredato e attrezzato in modo moderno, ma è un contesto di insegnamento e di apprendimento basato sul concetto che la conoscenza non si trasmette, ma si costruisce, rompendo, così, gli schemi della didattica tradizionale. E’ un contesto centrato sul soggetto che apprende (“learner centred”), un ambiente dinamico, aperto, ricco di stimoli e di risorse, nel quale le persone che apprendono hanno la possibilità di vivere una vera e propria “esperienza di apprendimento”; dove gli allievi interagiscono fra di loro, affrontano situazioni reali, utilizzano le risorse, selezionano le informazioni, utilizzano i saperi per risolvere i problemi e raggiungere gli obiettivi che essi stessi si sono posti.
In un ambiente di apprendimento, il docente è chiamato a svolgere il ruolo di allenatore (coach), di mediatore, facilitatore, che non controlla e dirige l’apprendimento, bensì lo osserva, lo supporta e lo stimola. Per realizzare un ambiente di apprendimento è molto importante la progettazione che deve essere basata su criteri di flessibilità, in termini di spazi e tempi, ed ispirata ai principi dell’accoglienza e del benessere".
Questa nuova vision sta alla base del progetto di innovazione della scuola dell’Infanzia dell’IC Manzoni-Augruso. “Il progetto- dice la dirigente Mongiardo- è basato su una precisa idea pedagogica. La scuola deve essere un luogo accogliente, pertanto deve creare le condizioni per favorire il benessere e lo star bene insieme, al fine di ottenere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti ad un progetto educativo condiviso. L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica, perciò deve essere oggetto di adeguata progettazione. Per questo motivo è indispensabile offrire un ambiente organizzato in base alle necessità dei bambini, ricco di materiali e proposte per realizzare esperienze concrete, per attuare un processo di sviluppo nelle forme del fare, sentire, pensare, agire, esprimere, comunicare, dunque uno spazio che favorisca lo sviluppo della creatività. Lo spazio è stato ripensato in modo da assomigliare di più a minilaboratori e centri di interesse, aule fornite di materiali, attrezzi, apparecchiature che permettano adattamenti, trasformazioni, costruzioni, indagini, giochi e apprendimenti perché i bambini non assimilano in modo passivo i saperi, ma li costruiscono da soli.